10 BUONI MOTIVI PER NON LEGGERE QUESTO GIORNALE - GRETA VERGARO (anno 2, n.5)
(Vignetta: Danilo Panico)
Intervalla Insaniae è un simpatico giornale scolastico che si propone di far sentire la voce degli studenti del Liceo Classico “P.Colonna” di Galatina. Ma perché leggerlo?
Esistono 10 buone ragioni per non leggere questo giornale.
Ragione n°1: il nome del giornale. Oh sì, latinisti! Siamo i soli a comprenderlo a pieno nel suo significato! L’oblio della lingua latina è ormai ai massimi livelli. Vogliamo forse riesumare i nostri arcaici progenitori? Questo presente, è chiaro, ha dimenticato le sue illustri radici, e, non me ne voglia Tito Lucrezio Caro (al quale è rivolta l’espressione Intervalla Insaniae da S. Girolamo), ma forse, anche per questo giornale, è il caso di aggiornarsi.
Ragione n°2: il giornale è evidentemente diretto ad un pubblico elitario. Scritto da intraprendenti liceali, non potrebbe non esserlo. Nel giornale convergono le conoscenze Classiche, incomprensibili per gli uomini e le donne che non hanno frequentato l’ottimo Liceo. Termini imperscrutabili, verità enigmatiche, filosofie inintelligibili. Il lettore si domanda: sono uomini del nostro tempo?
Ragione n°3: la molteplicità. Ebbene, l’innumerevole varietà di argomenti disorienta il povero lettore che, disteso su una confortevole poltrona, si accinge a leggere il presente giornale. Dalla politica, alla musica, al cinema, dalla violenza sulle donne alle ricette di cucina dell’ultima pagina. Il lettore ha il sacrosanto diritto di poter leggere prima degli altri l’articolo che ha destato il suo interesse maggiore, ma, quando è travolto da una bufera di argomenti egualmente interessanti, si può scegliere? Il lettore si astiene.
Ragione n°4: ’impostazione. Di fronte alla visione di un bel film, paesaggi incantevoli, misteriose realtà, lo spettatore potrebbe essere colpito da una strana patologia che gli impedisca di ascoltare la storia. Allora subentra la vista, le immagini, le luci, gli effetti scenici. E gli effetti scenici del suddetto giornale? Le immagini sono funzionali esclusivamente alla lettura del “pezzo”.
Mai nessuna foto che possa trasportare il lettore in uno stato di attento dormiveglia!
Ragione n°7 (qui un lettore diligente potrebbe accorgersi della mancata pubblicazione delle ragioni n°5 e n°6, si accusi il caporedattore per la svista evidente; nel caso in cui il lettore non sia diligente, non si preoccupi, si accusi comunque il caporedattore per la svista evidente). Dicevamo: l’informazione. Il lettore non possiede le prove che i giornalisti, prima di scrivere su un determinato argomento, si informino adeguatamente e che presentino dunque la realtà nel modo più oggettivo e valido possibile. Se ne deduce che il contenuto sia opinabile.
Ragione n°8: i giornalisti. La storia non ha mai contemplato i giornali scritti e redatti da giovani alle prese con la scoperta del mondo. Iniziare adesso sarebbe una follia (o una insania, ndr). Come possono semplici liceali dar vita ad un lavoro interessato ed interessante? Il lettore non può non essere perplesso.
Ragione n°9: i consigli. Come non rimanere sconcertati davanti a giornalisti che consigliano di ascoltare i Pink Floyd, come non rimanere esterrefatti. Si ritorni alla ragione n°1. Il giornale ha bisogno di un cambiamento. I neo-scrittori sono classici nella formazione, classici nell’approccio, classici nelle scelte cine-musicali. Si cerca rinnovamento nella gioventù, non l’attaccamento al mos maiorum che ha contraddistinto i Romani.
Ragione n°10: Esistono ben nove “ragioni” per non leggere questo giornale, per buttarlo nel cestino o giù per strada. Ma esistono 10, 100, 1000 ragioni anche solo per prendere in mano questo insieme di fogli scritti di nostra penna, fogli sudati tra una notte di studio ed un'altra, per immergersi in una lettura approfondita e accorgersi dell’umile lavoro di giovani alla ricerca di brillanti verità. E poi lo abbiamo promesso: non vi faremo annoiare. Quindi dimenticate le prime nove ragioni, aprite questo giornale e… Buona lettura!