CANDIDATI PER IL COLONNA, ISTRUZIONI PER L'USO - a cura di AURORA VERBENA E LORENZO CANDIDO (anno 3, n.1)

1. Spiega il motivo della tua candidatura.

Marika Martina:  “Mi sono candidata quest’anno perché penso sia, innanzitutto, un’esperienza formativa per la mia persona: da sempre mi piace mettermi in gioco. Passiamo in questo istituto la maggior parte della nostra giornata, o quasi, e penso che sia anche doveroso fare qualcosa per esso, credo nel Colonna e nelle potenzialità del percorso di studi che ho intrapreso all’ circa 4 anni fa. Non penso che la scuola debba rimare semplicemente un luogo circoscritto alle 4-5 ore giornaliere, bensì dobbiamo ricevere dalla scuola qualcosa in più. Un qualcosa che vada oltre lo stare seduti ad un banco e seguire la lezione; sicuramente questo è formativo per tutti, però voglio ricavarne di più.”

Andrea Baldini: “Mi sto candidando perché penso di essere un elemento valido per rappresentare l’Istituto, quindi anche di avere  le capacità sia per proseguire il buon lavoro degli ex rappresentanti
che per gestire al meglio la scuola. Qui al Colonna ci sono anche tanti problemi, per questo motivo credo che oltre a proporre nuove attività sia opportuno cercare di risolvere i disagi già esistenti.”

Edoardo Mauro: “Io ho deciso di candidarmi in quanto, come ho anche già spiegato nelle diverse classi, ritengo che la mia candidatura e le mie idee unite alle idee degli studenti dell'Istituto possano creare una situazione favorevole per lo sviluppo di una partecipazione attiva nella scuola. Ritengo di avere una minima esperienza, anche se non moltissima, che mi può dare una mano a reggere questo ruolo, avendo partecipato a delle manifestazioni che si sono svolte a scuola, ed essendo stato per due volte rappresentante di classe. Non può far tutto una minima parte di studenti, in quanto la partecipazione di tutti è fondamentale. La forza di volontà e la voglia di fare dovranno essere i capisaldi del mio mandato, dovessi essere rappresentante d'Istituto.”

Ester Bove: “Ho deciso di candidarmi perchè penso semplicemente di avere delle buone idee per questa scuola, anche se è una cosa sentita e risentita. Però anche caratterialmente mi sento pronta per cogliere qualsiasi richiesta o qualsiasi critica da parte degli studenti: non mi sono mai tirata indietro di fronte a niente, soprattutto in questa scuola, e quindi penso di essere abbastanza adatta per rappresentare tutti quanti gli alunni della scuola, nessuno escluso.”

Alessia Albanese: “Io mi sto candidando rappresentante d'Istituto perchè so cosa non va nella scuola e so cosa mi piacerebbe fare. Penso di essere una ragazza con grande forza di volontà, non mi sono mai tirata indietro in nessuna occasione, so quello che voglio fare e farò di tutto per andare avanti per le mie idee.”

 

2. Presentaci i cambiamenti che il tuo programma vuole apportare all’attuale situazione del Colonna.

Marika Martina: “Nella mia candidatura non voglio usare il termine “cambiare”, bensì “migliorare”, semmai qualcosa dovesse essere perfezionato. Nel mio programma ci sono delle tematiche importanti che voglio affrontare: sicuramente il primo obiettivo è quello di creare maggior collaborazione tra me e tutti gli alunni del Colonna perché se non c’è collaborazione da ambo le parti non c’è armonia.”

Andrea Baldini: “Ovviamente, secondo me, bisognerebbe riuscire a trovare nuovi metodi per mantenere salda l’attenzione durante le Assemblee d’Istituto, perché è capitato negli anni precedenti che una buona parte preferisse rimanere a casa piuttosto che venire a scuola. Dato che l’Assemblea è un qualcosa che è stato conquistato molto prima di noi con le proteste, gli scioperi, eccetera, è necessario rendere le assemblee oltre che interessanti e costruttive anche piacevoli, in modo tale da garantire una presenza massiccia e quindi beneficare di ciò che essa rappresenta.”

Edoardo Mauro: “I temi fondamentali del mio programma si basano su sei punti. I punti che saranno ampliati in itinere saranno l'orientamento, che sarà rivolto sia ai ragazzi di terza media, quindi per le iscrizioni al Liceo Classico, sia ai ragazzi di quarto e quinto superiore per l'Università; la partecipazione attiva degli studenti, in particolar modo alle Assemblee d'Istituto, con temi affrontati che saranno diversi rispetto a quelli dell'anno scorso (ne possiamo fare degli esempi: la decadenza dello spirito sportivo, la musica come stile di vita), che potrebbero essere sviluppati anche nelle assemblee di classe, per creare più informazione e partecipazione: una minima base da cui partire per affrontare al meglio l'assemblea. Il punto fondamentale, che va di pari passo con la partecipazione attiva degli studenti, è sicuramente la gestione degli alunni da parte della Scuola e la gestione della Scuola da parte degli studenti. Soprattutto per affrontare problemi di primaria importanza, come per esempio la mancanza di materiale all'interno dei bagni, o altri aspetti legati al rendere la classe un luogo vivibile, un luogo migliore in cui trascorrere le nostre cinque o sei ore scolastiche, o ancora altri elementi che sicuramente verranno a galla nel corso dell'anno. Per creare anche un aspetto ludico, propongo di organizzare alcune feste d'Istituto nelle quali i ragazzi potranno ritrovarsi anche al di fuori della scuola, e magari dando così loro possibilità di aggregazione. I tornei sportivi saranno fondamentali, ed è una cosa a cui tengo molto, poiché negli anni passati se n'è parlato tanto ma in realtà i fatti sono stati pochi. E poi sicuramente un punto imprescindibile, per il quale ringrazio i Rappresentanti degli anni scorsi, che hanno lottato per questo traguardo raggiunto quest'anno: l'aula autogestita. Un'aula secondo me di fondamentale importanza, nella quale gli alunni potranno svolgere diverse attività, come ad esempio il cineforum, o magari incontri con scrittori e giornalisti locali e non. Chiaramente queste attività saranno sicuramente svolte Preside permettendo.”

 

Ester Bove: “Dal punto di vista concreto, partendo ad esempio dai servizi, nel bagno delle ragazze manca molto spesso la carta igienica, ci sono le porte rotte, quindi bisogna intervenire proprio sull'architettura della scuola. Poi, per quanto riguarda le assemblee e lo stare insieme, io soprattutto l'anno scorso mi sono resa conto che abbiamo litigato molto spesso. In realtà dovremmo essere, oltre che compagni, degli amici, e quindi dovremmo appoggiarci l’un l’altro. Ecco perchè vorrei che questa scuola diventasse un punto di riferimento, non un punto dove annoiarsi. Quindi ovviamente le assemblee dovranno essere divertenti, però non la possiamo far diventare una dance-hall o una discoteca. Tuttavia possono essere dei punti di ritrovo, anche perchè quando si organizza un'assemblea, si spera di coinvolgere gli studenti, visto che dovrebbe anche essere una scappatoia da quello che sono le lezioni normali della scuola.”

Alessia Albanese: “I cambiamenti sono relativi sia le problematiche della scuola, quali possono essere ad esempio il laboratorio di fisica di cui si usufruisce poco, così come di alcuni strumenti che non sono adatti all'utilizzo perchè rotti; i cambiamenti riguardano anche le assemblee: si deve cercare di coinvolgere ancor di più i ragazzi, come ad esempio suddividendo i tempi: in alcune ore potrebbero intervenire degli esperti, e invece in altre ci potranno essere dei giochi, come ad esempio “Il cervellone”, o altre parentesi che possano coinvolgere tutti, farci imparare qualcosa e ci divertano.”

3. Chi è il Rappresentante d’Istituto?

Marika Martina: “Il Rappresentante d’Istituto è una persona, un punto di riferimento, un faro, e penso che i protagonisti siano tutti gli alunni. Il Rappresentante d’Istituto deve essere un punto cardine a cui chiedere aiuto, un portavoce dell’intera scuola.”

Andrea Baldini: “Il Rappresentate d’Istituto per me esprime un ruolo importante all’interno della scuola, perché simboleggia tutti gli alunni con tutti i loro problemi e tutto ciò che li riguarda e di cui hanno bisogno. Il Rappresentante d’Istituto, quindi, non si vede solamente nel giorno dell’assemblea: il suo incarico inizia dal giorno della sua elezione e finisce l’anno dopo. Raffigura l’opportunità di impersonare tutti i ragazzi.”

Edoardo Mauro: “Il Rappresentante d'Istituto è un organo di fondamentale importanza all'interno del Colonna. Un organo senza il quale la voce dei ragazzi non avrebbe una via di sfogo. Il rappresentante deve essere prima di tutto una persona capace di reggere caratterialmente e con esperienza questo ruolo, perchè è un ruolo che sì, può portare molte agevolazioni al Rappresentante stesso, ma può portare anche molte problematiche difficili da affrontare. E' un ruolo di massimo spicco all'interno della scuola, un ruolo che porta la persona e lo studente ad essere molto visibile all'interno dell'Istituto e per questo io ritengo che il Rappresentante debba anche avere molte più responsabilità di un altro studente. Io ora lo sto dipingendo come un ruolo abbastanza complesso e problematico, ma comunque per me il rappresentante può essere una strada utile anche in futuro per le esperienze che si potranno avere in ambito sociale.”

Ester Bove: “Il Rappresentante d'Istituto secondo me, appunto, rappresenta gli studenti, si fa portavoce, diventa anche una spalla, è la persona dietro la quale si possono coprire le persone più timide o più escluse, quindi diventa quasi il “paladino” della scuola, colui che aiuta anche a superare momenti difficili, proprio perchè rappresenta gli studenti.”

Alessia Albanese: “Il ruolo del Rappresentante d'Istituto non è solo un ruolo simbolico: il Rappresentante d'Istituto deve essere un amico di tutti, ha una grande responsabilità ed è un referente degli studenti.”

 

4. Qual è il personaggio a cui si ispirano le tue idee?


Marika Martina: “Non c’è una persona a cui mi ispiro totalmente, però ci sono persone che mi danno carica per affrontare queste esperienze; sicuramente una persona che mi dona carica è una mia professoressa in particolare, una mia cara amica ed un mio caro amico.”

Andrea Baldini: “Ovviamente credo che ognuno di noi si ispiri a qualcuno. In questo caso però più che ad un qualcuno mi ispiro a qualcosa, ovvero all’immagine che ho della scuola e che mi piacerebbe condividere con gli altri.”

Edoardo Mauro: “Il personaggio non è un personaggio, ma è un'idea, l'idea di una scuola migliore. Io non ho un personaggio perchè i miei ideali e le mie idee si rifanno a molte persone che hanno caratteristiche diverse e ideologie diverse, anche perchè mi ritengo una persona abbastanza composita, una persona che prende idee un po' da tutte le parti, perchè a me piace ascoltare quello che dicono tutti per poi trarre delle conseguenze. Non mi piace sentire solo una voce, ma un po’ quella di tutti.”

Ester Bove: “Non ho un personaggio. Ho cioè semplicemente pensato a qualcosa che potesse essere bello e interessante per questa scuola, ma non mi sono ispirata a nessuno.”

Alessia Albanese: “Non ho un personaggio specifico, però posso dire che la figura ideale da seguire per me è sempre stata mio nonno.”

 

5.Saluta i lettori e spiega ancora una volta il perché gli studenti dovrebbero votarti.

Marika Martina: “Perché votarmi? Perché se credono in me come persona mi voteranno. Io spero insieme a loro di fare molto per l’Istituto. Un saluto.”

Andrea Baldini: “Perché, secondo me, ho le capacità e le competenze di rappresentare la scuola e tutti i ragazzi. Sono una persona abbastanza pronta a prodigarsi per le necessità degli altri, quindi non avrei problemi a portare avanti le battaglie per tutto ciò di cui i ragazzi di questa scuola avranno bisogno. Un saluto a tutti i lettori.”

Edoardo Mauro: “Saluto tutti i lettori di Intervalla Insaniae. Consiglio, come ho anche già detto in passato, di votare per me non per votare Edoardo Mauro, ma di votare per me in quanto rappresento un progetto ambizioso, un progetto in continua crescita, un progetto che parla di partecipazione attiva.”
Ester Bove: “Ogni candidato ha le sue idee e penso che questo debba avere la sua importanza. Non dico che dovrebbero votarmi perchè sono “io”, visto che comunque il mio essere Ester non rappresenta fondamentalmente niente, ma perchè penso di essere una persona che non si tira indietro davanti a niente; penso di avere anche delle buone idee e sono pronta ad accogliere qualsiasi richiesta, come ho già detto, e soprattutto tengo davvero molto a questa scuola. Credo che il Classico si differenzi rispetto ad altre scuole proprio perchè questa è una scuola dove si può pensare, e quindi vorrei incentrare anche la mia candidatura su questo. Un saluto ai lettori.”
Alessia Albanese: “Mi dovete votare perchè sono, come si suol dire, una ragazza “con le palle”, e so cosa voglio, so cosa posso fare e so di poter fare qualcosa per dare una buona impressione a questa scuola.”

 

 

 

 

 

 

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