UN POPOLO DI CORAGGIOSI ANONIMI - CAROLINA DI PRIZIO (anno 2, n.7)

“Mi aski? Voti?” Non l'abbiamo sentito troppe volte di questi tempi?
Premettendo una cosa: io non sono contro Ask, anzi, sono anche una sua grande ammiratrice!
Un luogo dove scrivere pensieri profondi e complimenti, dichiararsi, aprire il tuo cuore senza paure... E, immancabilmente, insultare! Un libero sfogo per chi vuole gridare in faccia a qualcuno quanto non lo sopporti; per chi, protetto dietro a un anonimo, può appellare con i nominativi più fantasiosi e variopinti un ragazzo o una ragazza...
Ma quanto sarà divertente fare tutto questo?
Oh già, peccato che c'è anche chi queste domande o, più che altro, dichiarazioni di intolleranza, le riceve e accoglie rispondendo con altrettanti coloriti modi!
Insomma, questo Ask pare proprio una moda che ha influenzato tutti, compresa me.
Su Ask non esiste più timidezza, non esiste neanche un minimo senso di riguardo o pudore, non esiste un freno ai pettegolezzi infondati (tanto chi ne paga la conseguenza?), alla mancanza di rispetto o alla dignità. Tu puoi, qui, scrivere innumerevoli cavolate per riuscire a scatenare anche i più impensabili litigi possibili.Ignare ragazzine di 14 anni che vengono chiamate... Vi lascio all'immaginazione. L'uso della parola "frocio", "ricchione" e quant'altro come insulto contro ogni minimo buon senso e senza alcun tatto. Ormai se devi rimediare a un torto la vendetta arriva veloce, innocua e del tutto sicura: basta premere "Chiedi in forma anonima" ed è tutto risolto!
Ma questo non è tutto.
La guerra di popolarità, cui deteneva il primato Facebook, non si ferma e dilania anche sui profili Ask. I ragazzi continuano a chiedersi fra loro di darsi un voto, presuppongo basandosi solo su una foto e sulla lettura di qualche domanda-risposta, come se quel numero messo lì a caso da qualcuno che non ti ha mai visto fosse la pubblica dimostrazione di quanto vali.
Beh, anche l'uso della domanda "Mi aski?" non mi pare di grande utilità in effetti.
Per chi non fosse aggiornato, "Askami" è la richiesta di alcuni ragazzi a persone mai conosciute perché sia posta loro una domanda che poi solitamente varia da argomenti quali il gusto di gelato preferito a curiosità sui progetti per il futuro (e vai con la fantasia!).
Ma riguardo questa cosa io, proprio per restare in tema, mi chiedo: qual è il senso? Rispondere a una domanda fatta da un completo estraneo che, neanche a dirlo, non leggerà mai neanche la tua risposta... Mbah! Magari prima o poi lo chiederò a qualcuno.
Sapete qual è la cosa brutta? Che a me Ask piace... Davvero!
Anzi, per mettere le cose in chiaro, mi piace l'idea di Ask, dove se hai una curiosità su qualcuno la vai a chiedere al diretto interessato senza dover dire il tuo nome, e dove puoi anche vedere un po' quante cose sa la gente su di te. È che poi come al solito roviniamo tutto - mi ci metto anch’io - e ormai questo sito è diventato accessibile solo a chi ha imparato a ignorare del tutto le mille critiche che gli cadono addosso.
Ma per carità, ragazzi, facciamo un grande esame di coscienza e vediamo un po' di fare una telefonata e chiarire tutti i problemi davanti a due belle tazzine di caffè al bar, piuttosto che mandarci messaggini anonimi su Ask.

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