VOGLIO AVERE IL MONDO IN TASCA - ADRIANA PICCINNO & CARMEN CHIRIVI' (anno 2, n.7)
Oggi i giovani sembrano esser nati con un etichetta con su scritto “Noi cambieremo il mondo”. Ti urlano in faccia il loro amore per la libertà, il loro “ essere rivoluzionari”, il loro interesse per la politica, per l’economia, insomma oggi i giovani credono di sapere già tutto, nascono già vissuti. Dalla prima ecografia sembra già possibile intravedere tanto di giornale con prima pagina incoronata da paroloni come “spread, instabilità politica” e quant’altro. Hanno sogni da giganti ma in realtà loro sono formiche. E poi, poi tutti hanno questo grandissimo amore per la libertà. Vogliono essere liberi, ma nello stesso tempo fanno in modo che gli altri non lo siano. Vogliono il confronto, dibattiti “democratici”, ma non appena qualcuno dimostra di avere un’opinione diversa dalla loro sono pronti a scagliarsi come belve feroci. Vogliono pari diritti per tutti e vogliono uno Stato e una Chiesa che li rispetti e non li giudichi. Ma come si può pensare di poter essere rispettati, se la prima forma di rispetto che manca è quella tra loro stessi?
Criticano uno con la maglietta gialla e i pantaloni verdi; non li va bene uno che parla troppo, uno che parla poco, uno troppo magro, uno troppo grasso... “Oh, guarda, ma quella ha la forfora!”. Insomma hanno sempre qualcosa di cui parlare.
Dicono agli altri di essere superficiali e di cadere nei luoghi comuni, ma poi esci fuori, svolti l’angolo e li vedi seduti al bar con una sigaretta in mano, oppure davanti ad una vetrina che ha appena esposto il pantalone rigorosamente stretto super alla moda. Ah già, dimenticavo, loro sono i “rivoluzionari”.
Ma come possono cambiare il mondo se per loro l’unica cosa importante è l’apparenza, l’involucro? Non possono farcela, sono proprio loro i più deboli, mascherati da duri che non hanno neanche la capacità di ridere, e si prendono troppo sul serio.
Provo a immaginarli da grandi, e non ho niente da invidiare loro. Immagino i loro volti seri, gli abbracci freddi, giacca e cravatta, un giornale in mano, ed ecco che la loro vita è naufragata dietro a una stupida scrivania. E i loro sorrisi? Dove sono finiti?Sognavano di cambiare il mondo, ma alla fine il mondo ha cambiato loro.