L'OLOCAUSTO L'ABBIAMO VOLUTO NOI - CAROLINA DI PRIZIO (anno 3, n.3)

Il genocidio nasce anche dalle cose che non immaginiamo. Non sono i campi di concentramento o le SS armate, ma è un comportamento. e così è d'altronde, per tutti questi grandi fenomeni come l'omofobia, il femminicidio o la mafia. Nessuno può portare a termine grandi progetti di odio e orrore come questi se è solo.
Riuscire a trovare un unico colpevole, con le colpe che magari si dividono tra due o tre individui, o comunque tra un numero troppo piccolo di persone rispetto all'orrore fatto, è semplice.
Ma la verità è un'altra. non è stato Hitler a uccidere, come non è stato uno o due boss mafiosi a mettere le bombe di cui tutti abbiamo sentito parlare; e come non è stato solo chi chiamava "sfigato" a far suicidare giovani omosessuali, così non sono stati neanche gli uomini-bestia a uccidere quelle donne.
Non sono stati solo loro, almeno. non potevano farlo essendo completamente soli. dietro alle deportazioni c'era un intero popolo che dava la spinta più forte perchè si realizzassero. 
Tutto il popolo è stato in silenzio mentre vedeva e ascoltava. Molti pensano, e anch'io l'ho pensato, che parlare in questo modo è troppo facile, che andare a protestare sarebbe stata solo una condanna a morte di cui nessuno avrebbe parlato dopo poco, ma non capiamo che il problema è stato prima. La discriminazione non avviene quando noi uccidiamo. Noi non dovevamo intervenire quando ormai tutto era fatto; noi dovevamo fare in modo che non succedesse, ed è successo per colpa nostra. Non è nato all'improvviso.
Noi abbiamo allontanato e creato un abisso, proprio le nostri voci che parlavano, magari credendo che nessuno le ascoltasse, ma che dicevano e dicevano.
L'olocausto si è creato prima dei campi di sterminio, credetemi. L'olocausto è solo il risultato di una bomba che stava crescendo e crescendo sempre più, lì tra la gente, e che poi è scoppiata nel peggiore dei modi. e quello che mi fa rabbia è che adesso lo stiamo rifacendo! In quei campi non c'erano solo ebrei, ma anche coloro che vietavano la realizzazione di quel paese "puro" che TUTTI sognavano, e nessuno ci potrà assicurare che magari fra cent'anni quelle piccole parole che ora usiamo scherzando, questi eventi di cui già iniziamo a percepire la gravità, non si possano risvegliare definitivamente e ridare origine alla discriminazione. Prendiamo tutto ciò come un avviso, perchè gente vera, non numeri, ma donne, uomini e bambini fatti di carne e di ossa proprio come noi, hanno pagato per un'ignoranza che adesso noi stiamo pian piano riportando alla luce. 

Pensiamo di essere stati noi là, pensiamo che tra quella gente non c'erano solo quei volti sconosciuti, ma c'erano i nostri amici, il vicino di casa, magari quello fastidioso, c'era il nostro professore, c'era l'amico della nostra ragazza, c'era il calzolaio, c'era il custode del parco, c'era la mamma e il papà della mia migliore amica, la mia compagna di scuola, l'uomo che stava sempre al bar, il figlio dell'amico di papà. e pensiamolo perchè per qualcuno è stato davvero così. 

Non restate impassibili, guardate le foto, e andate a vedere i graffiti fatti con le unghie, ascoltate il silenzio che c'è adesso e immaginate le urla che ci sono state, toccate ciò che rimane, calpestate il pavimento sul quale sono caduti decine e decine di corpi umani, e rendetevi conto che non è stato un film, ma è stato tutto vero. 

E ricordate che è stato vero perchè noi abbiamo voluto così. E' stata colpa nostra, colpa nostra. L'olocausto l'abbiamo voluto noi, e lo stiamo rifacendo, esattamente allo stesso modo. Lo stiamo rifacendo, e ce ne rendiamo anche conto. E' stata colpa nostra, ma stavolta proviamo a fermarci, prima che un giorno fra dieci o cinquant'anni diremo nuovamente "è stata colpa nostra". Diciamo "sarà di nuovo colpa nostra". 

Perchè l'olocausto l'abbiamo voluto noi.

L'OLOCAUSTO L'ABBIAMO VOLUTO NOI - CAROLINA DI PRIZIO (anno 3, n.3)

Nessun commento trovato.

Nuovo commento

PENSIERI

LA PATRIA DELL'OBLIO - ALBERTA STASI (anno 2, n.7)

Perché non perdersi, per una sera, nella pura contemplazione della volta stellata, di quel dolcissimo mistero che è l’universo, culla della vita e dei sogni, scenario di potenza, distruzione, nonché di estatica, immortale bellezza? Un mondo tanto affascinante quanto complesso, come può sembrare ai...
+

AL MIO MIGLIORE AMICO - GLORIA CUPPONE (anno 2, n.7)

Varcando la soglia, serenità, d’un tratto: il tuo rumoroso richiamare attenzioni, per me dolce sentire, distrugge, d’incanto, i pensieri più cupi; ora incontrastata certezza: sono a casa, al sicuro. Salendo di corsa le scale, intravedo dal vetro il tuo sguardo serio, minaccioso, ormai un principe...
+

ADDIO MARGHERITA - VINCENZO PAGANO per "Intervalla Insaniae.it"

Quando si pensa che la vita ci ha tolto tutto, quando ci alziamo ogni mattina lamentandoci di dover andare a scuola, pensiamo sempre: "Chi è riuscito, tra una guerra mondiale, leggi razziali, povertà e discriminazione? Chi è riuscito a farsi valere in questo mondo masochista, razziale e cieco?...
+

LETTERA AL MIO GRANDE SOGNO - CHIARA ASTORE (anno 2, n.6)

26 Aprile 1979 Sei mesi fa, tua madre mi regalò una macchina fotografica per il mio 42esimo compleanno: una Braun Colorette, e decisi che da quel giorno in poi avrei ricordato ogni singolo istante, dettaglio, minuto della mia vita con uno scatto. Trascorrevo ore ed ore dietro l’obiettivo di quella...
+

IMMAGINA. PUOI? - GRETA VERGARO (anno 2, n.6)

Fantasia è il villaggio turistico più visitato al mondo. Per nulla costoso, disponibilissimo alle variazioni di orario e luogo, sorprende quotidianamente, con i suoi effetti scenici da Oscar, numerosissimi visitatori.  La sede centrale, stabilita nelle menti umane di tutto il mondo, si...
+

WAITING FOR GOD - GLORIA CUPPONE (anno 2, n.6)

Un sogno, un incubo o forse… semplicemente la realtà.  All’improvviso confusione, disorientamento, ma soprattutto paura ed angoscia. Le campane son già suonate tre volte consecutive ma lei non si è accorta di nulla. È immersa in un’atmosfera magica, assorta in una contemplazione spirituale....
+

CACCAPUPU' (UN ARTICOLO BUCOLICO) - FRANCESCO RESTA (anno 2, n.6)

Innanzitutto ci tengo a precisare che non mi sono bevuto del tutto il cervello, ma il succitato titolo è frutto di una provocazione dei caporedattori, che mi rinfacciano i miei strambi titoli degli articoli (oh, è marketing editoriale). “Se il prossimo lo chiami Caccapupù- solo questo ti manca- ti...
+

BAD BED (LA SONNOLENZA INGANNA) - FRANCESCO RESTA (anno 2, n.5)

Titolo e sottotitolo come i film “buoni”, o come in una commedia ad atto unico, solo che il protagonista sei tu, io, che recitiamo un “mestiere”, un bisogno più che altro, vecchio come il cucco, in cui come prodighi bachi da seta ci aggrovigliamo tra le coperte. Ci troviamo ad essere come il...
+

"PIU' CONOSCO GLI UOMINI, PIU' AMO I CANI" - LORENZA DI LALLO (anno 2, n.5)

Alcuni giorni fa mi è capitato di ascoltare una notizia “sconvolgente” al telegiornale. In un primo momento ho pensato, o forse ho cercato di convincermi, che non fosse vero ciò che avevo appena ascoltato. Poi, andando a documentarmi bene sul fatto di cronaca, ho capito che era tutto vero: “Un...
+

"INFELICE IL DESTINO DELL'INCOLPEVOLE VESTALE" - GIADA SERRA (anno 2, n.5)

Ogni notte nasce vergine di poesia, sta allo scrittore l'arduo compito di sedurla, accarezzarla piano, poi sempre più violentemente, divenire l'amante del foglio, il creatore delle parole, lo scultore della forma di ogni lettera. Lo scrittore; a cui spetta l'amata trasmissione dei sentimenti, una...
+
Nella sezione "La redazione" trovi tutte le informazioni su Intervalla Insaniae, la storia del giornale e i cronisti della testata.
Visitate il nostro canale Youtube, IntervallaInsaniaeTV!