ASSASSINI DI VERITA' - GRETA VERGARO (anno 2, n.7)
Dove è finita la Verità?
Se lo chiedono in molti, o forse no. L’abitudine alle menzogne ci ha resi uomini indifferenti ad ogni cambiamento e rassegnati al punto tale che costruire la propria realtà sulle tracce della Verità è ormai solo una chimera. Più semplice provare a costruire la “propria” verità. Perché, come dice Carlos Ruiz Zafòn, scrittore spagnolo contemporaneo, “Gli esseri umani sono disposti a credere a qualunque cosa tranne che alla verità” (da ‘L’ombra del vento’, 2001). E di verità ce ne è una soltanto, ma la sua purezza è in estinzione.
Quanti sono i casi italiani che sembrano ricercare la verità, quanti gli omicidi che diventano ben presto misteri irrisolti perché non si riesce a risalire al vero, dal delitto di via Poma alla sparizione di Emanuela Orlandi, dal caso Garlasco al delitto di Perugia e all’omicidio di Yara Gambirasio, tra i più eclatanti. Tragedie destinate a divenire storia dell’omissione, della viltà, storie dell’incapacità dell’uomo di ammettere i propri orrori. E, comprensibilmente, storie della sofferenza umana, del dolore dovuto alla drammatica perdita dei propri cari e, talvolta, anche al mancato ritrovamento dei loro corpi.
Come si è giunti a tale decadimento è un mistero, ovviamente irrisolto. Appare evidente che l’omicidio in sé sia un gesto turpe, indegno per chiunque appartenga al genere umano, ma parimenti è turpe l’omicidio della Verità. Tutte le volte che gli uomini rinunciano all’autenticità della realtà compiono un atto nefasto. Tutte le volte che omettono il vero in favore del falso compiono un atto nefasto. Tutte le volte che gli uomini si macchiano di codardia, di omertà e di ipocrisia uccidono la Verità. E gli uomini divengono così, inconsapevolmente, immancabilmente, Assassini di Verità. Sono dei professionisti senza pietà, killer che non smettono di affiliare a sé nuovi addetti ai lavori. Le bugie, le falsità attirano soltanto bugie e falsità, e il ciclo è destinato a ricominciare, come l’estate dopo l’inverno e la primavera.
Quel che fa riflettere è che gli uomini non si siano ancora accorti, o fingano di non accorgersi, di come l’assoluta mancanza di tale valore si stia traducendo nel fallimento più acuto delle certezze e che ciò li stia incoraggiando alla perdita della speranza per una vita vera, che da sempre è stato uno dei punti fermi dell’umanità. La Terra ha cominciato a perdere le sue basi di Verità, appare, dunque, giusto chiedersi: troveremo un rimedio prima che ci sia la fine?
George Orwell diceva: “Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario”(da ‘La Fattoria Degli Animali’, 1945). Compiamo questa rivoluzione. Uniamoci nella Verità. Diventiamone testimoni. L’assassinio della Verità non si addice agli uomini.