UNO SCIAMANO DI NOME NAPOLITANO
Giorgione è il sigillo. Giorgione è il sacro mago le cui parole vengono prese come oracoli. Oracoli scelti dagli stessi uomini di cui lo Sciamano protegge l' "unità".
Lo abbiamo detto spesso: la rielezione di Napolitano è uno dei simboli più tangibili del famigerato inciucione. Anzi, lui non ne è solo un simbolo, ma parte integrante. Venne riportato sulla poltrona del Quirinale al grido di "Stiamo uniti", e lui si sedette al grido di "O state insieme, o non vi voglio".
Sono accaduti eventi rari in questi giorni. Una parte del PD (quella dei "renziani") si è fatta sentire sulla questione delle probabili dimissioni di Alfano intorno alla vicenda Kazakistan. Naturalmente contrastato dal resto del partito, sodomita per natura. Ogni tanto il PDL, e anche questo lo abbiamo ripetuto spesso, fa tremare ministri, ministrelli e larghe intese, semplicemente per un fatto di interesse personale (si intenda "personale" del partito o "personale" del Cav).
Ma nel regno del compromesso (anti)storico ciò che traballa si stabilizza subito. Letta difende Alfano. Certo, il PDL farebbe cadere il Governo subito, forse il Bieldelberg non glielo perdonerebbe. O forse la moglie, che si trovava così bene a Palazzo Chigi. O forse lo stesso Napolitano. Anche Giorgione lo Sciamano si sbraccia per far capire che il Governo non deve cadere, per un motivo o per un altro: "Se viene messa a repentaglio la continuità di questo governo i contraccolpi a nostro danno, nelle relazioni internazionali e nei mercati finanziari, si vedrebbero subito e potrebbero risultare irrecuperabili."
"FERMI TUTTI!" è l'urlo dello Sciamano Napolitano. E vedrete che se il PD aveva dei dubbi, ora non ne avrà più: fiducia incondizionata ad Angelino. E tutti col senso di responsabilità a mille: teniamo in piedi tutto, per il "bene dell'Italia".
Ma emerge che anche al PDL interessa ancora stare nell'esecutivo. Il Fatto Quotidiano scrive che è già pronto in caso di sfiducia il piano Maurizio Lupi: l'attuale Ministro dei Trasporti passerebbe all'Interno, lasciando il posto a qualcun altro. Il rimpasto sarebbe pronto, in casi estremi. Il partito di Silvio ha ancora bisogno dell'Esecutivo, quindi. E farebbe un po' i capricci, ma poi continuerebbe a dare l'appoggio e a farne parte, moltiplicando esponenzialmente le lamentele con le quali inonda il dibattito politico quotidianamente, e tenendosi pronto a staccare la spina con una scusetta come tante non appena approdato al porto sicuro.
Insomma, questo Governo fa davvero bene a tutti. Come in un gruppo di amici ipocriti: tutti parlano male con tutti gli altri di tutti gli altri, ma tutti continuano ad andare insieme a cena, sorridendo e scherzando.
Lo avevamo detto che Napolitano lavora bene.
I NOSTRI ONORI, GRANDE SCIAMANO!