L' ITALIA E' UN PAESE LIBERO... MA ESISTE L' OMOFOBIA - Matilde Congedo (anno 3, numero 2)
C’è chi pensa che sia un semplice modo di essere, chi crede sia una scelta personale, altri lo considerano semplicemente un tabù, qualcosa di innominabile, del quale meno si parla e meglio è per tutti.
Ma qual’ è la vera “condizione sociale” di un omosessuale nel nostro Bel Paese?
La risposta forse c’è la può dare , in ordine di tempo, Simone , un ventunenne che nella notte tra il 26 e il 27 ottobre ha deciso di buttarsi dall’ undicesimo piano della palazzina romana in cui abitava, lasciando dietro di sé un semplice biglietto e una lettera per i suoi cari…
“L'Italia è un Paese libero ma esiste l'omofobia e chi ha questi atteggiamenti deve fare i conti con la propria coscienza"
Un piccolo messaggio ricco di significato, specie per tutti coloro che si divertono a far sentire le persone delle nullità, ma anche per chi finge totale indifferenza dinanzi a un disagio, ormai non più personale, ma sociale e nazionale; perché non è accettabile che in un paese considerato evoluto e civile come l’Italia ci siano ancora questi atteggiamenti omofobi.
Simone non è né il primo né sarà l ultimo, circa un anno fa un quattordicenne venne trovato impiccato nella sua camera, la motivazione? I compagni di scuola lo denigravano perché usava indossare dei pantaloni rosa.. “Andrea, il ragazzo dai pantaloni rosa” era giovane, aveva la nostra età, non riusciva più a sopportare le prese in giro, quindi ha deciso di farla finita.
Attualmente in Italia non esiste una legge contro l’omofobia, una legge a favore dei matrimoni gay e le adozioni per coppie dello stesso sesso; ci fu nel 2011 un tentativo di legge contro l’omofobia, ma la camera dei deputati la bocciò miseramente.
Se si segue un minimo di attualità, si potrà notare che nel resto d’Europa questo “problema” è ormai superato; certo, non tutta la popolazione è pienamente a favore o tollerante però è pur sempre un passo avanti.
I paesi che in Europa si sono dimostrati favorevoli sono Olanda, Belgio, Spagna, Germania, Francia e Inghilterra; inutile portare alla mano l’esempio degli Stati Uniti, dove ormai le coppie omosessuali hanno pari diritti in confronto alle coppie etero.
Molti sostengono che questo tipo di cambiamento in Italia non sia possibile a causa della presenza del Vaticano… proprio qualche settimana fa Papa Francesco dichiarò “Chi sono io per giudicare un gay?” anche il Papa si è dimostrato mentalmente aperto…
E’ così difficile eliminare i pregiudizi e giudicare un individuo per le sue azioni e non per il suo orientamento sessuale?
Il mondo cambia velocemente e noi non riusciamo a tenere il suo passo… forse dovremo iniziare.