IO CREDO- CARMEN CHIRIVI' & ADRIANA PICCINNO (anno 3, n..3)
“Io c'ho una cosa da dire. Oggi ho avuto una discussione con un mio amico; lui... lui è uno di quelli bravi, bravi a credere a quello in cui gli dicono di credere. Lui dice che se uno non crede in certe cose non crede in niente. Be' non è vero... anch'io credo..”
Cosi scriveva Ligabue per una scena del film “Radiofreccia”.
Bè, anche noi crediamo.
Crediamo nei sorrisi, quelli sinceri; nelle botte di fortuna che ti cambiano la giornata.
Crediamo nei caffè delle 23.30 per cercare di scacciare via il sonno; in quei profumi mozzafiato di qualcuno che ti passa accanto e ti lascia un po’ di sè addosso; crediamo in un paio d’occhi che non potresti mai scordare.
Crediamo nel sole d’estate , nelle spiagge affollate di metà agosto, nelle code al bar per un solo gelato.
Crediamo nella lotta contro il tempo; in un destino non scritto, ma da costruire; nei sogni difficili da realizzare, ma non impossibili.
Crediamo nella verità, anche se scomoda; nelle critiche, purchè siano costruttive; nelle sfide giornaliere per affrontare un domani incerto; nella forza di essere se stessi, sempre e comunque.
Crediamo nei sogni, quelli che vengono a bussare forte di notte; nelle porte chiuse in faccia che ci aiutano a ripartire.
Crediamo in un paese che, un giorno, possa essere migliore, che non sia corrotto, invaso dal finto perbenismo; crediamo nella libertà di ogni singolo individuo, ma non quella che viene declamata solo a parole, non quella delle ragazzine di 11 anni che credono che venga violata nel momento in cui viene loro vietato di uscire di casa. La libertà, assolutamente, non è questo.
Crediamo nel rispetto, non solo verso gli altri ma anche verso noi stessi; crediamo nella giustizia, quella che non cerca di soverchiare gli altri; crediamo in un mondo in cui non esista la diversità tra gli uomini, se di diversità si può parlare.
Crediamo in noi stesse….e questo, al giorno d’oggi, aiuta.
Conclude cosi il discorso di “Radiofreccia”, e noi non possiamo che approvare.
“Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddy Merckx.
Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri. Credo che per credere, certi momenti ti serve molta energia”