E' PIU' FACILE DARE DELLA "PUTTANA" A UNA DONNA, CHE ESSERLO - Carolina Di Prizio (anno 3, numero 2)

madri, ragazze, maggiorenni e non... il filo conduttore è esser donna, e forse è questo che basta per potersi ritrovare in mezzo a una strada a vendere il proprio corpo.

le case chiuse in Italia non ci sono più, ma se questo sia un bene o un male è ancora da discutere, e il dibattito è vivo e non si è mai spento.

da quando il 20 Febbraio 1958 si sono definitivamente sigillate le loro porte, con la legge merlin, adesso a rimpiazzarle ci pensa la strada, diventata ormai un bordello a cielo aperto.

ma queste donne chi sono? chi sono questi altri puntini neri che vediamo al margine di queste strade, questi visi che si espongono  tanto e che pure sembrano volersi nascondere?

donne con due vite.

di giorno comuni ragazze e poi, la notte, vetri pronti a tagliare, e allo stesso tempo facili da rompere.

il giudizio è unico e noi siamo sempre pronti all'attacco.

non ci siamo mai chiesti quale fosse la causa che le spingeva lì, nè tantomeno abbiamo provato a dare una giustificazione. sono solo state viste, da sempre, come oggetti e macchine da sesso, immorali e provocatrici. loro sono le donne da punire ed evitare, e nessuno ha mai pensato che magari non sarebbero lì se non avessero altre possibilità.

e per la prostituzione sono sempre state loro a essere incolpate, e mai tutti coloro che hanno deciso di approfittarne. nessuno ha detto niente a quegli uomini che andavano a prendere queste ragazze e le usavano. chi compra non è mai dalla parte sbagliata. sembra anzi, essere la vittima di quelle tentazioni che, non può farci niente, sono incontrollabili.

la donna è stata vista come merce, e non si è fatto altro che decidere di usare questa debolezza umana, quale il desiderio, per guadagnare. sin da quando le etere usavano la loro bellezza e le loro doti per avere un potere, anche se indiretto, sulla vita politica (bè, dai, in un certo senso possiamo dire che in alcuni casi succeda ancora).  la prostituzione è  quindi solo la massima espressione di questo concetto, quella che fa più scandalo.

perchè è logico che faccia male vedere vicino alle nostre case pulite e sacre il commercio del sesso (di sicuro molto più male di vedere una donna nuda su un cartello pubblicitario).

noi siamo così, decidiamo di chiudere gli occhi. quando vediamo queste realtà espresse nella loro più grande brutalità semplicemente decidiamo di girarci dall'altra parte, invece di andare a fondo nell'origini del problema.

ma sulla strada ci sono due tipi di prostituzione: quella dove la donna è schiava, e quella dove invece la prostituta fa una scelta.

li conosciamo tutti i casi in cui delle ragazzine sono minacciate e vengono prese dal loro paese per venire qui dove vengono sfruttate e maltrattate. è questa la moderna tratta degli schiavi.

eppure non si pensi che la seconda sia solo una donnina. è facile chiudersi nel "l'ha voluto lei, perciò le piace". sfido chiunque a trovare qualcuno felice di vendersi in quel modo.

le donne che hanno preso quella scelta sono donne forti, o almeno io le vedo così. vanno contro il ribrezzo di fare qualcosa che non vorrebbero, con uomini schifosi che vedono in loro solo lo sfogo dalla vita quotidiana. combattono lo schifo, correndo anche i rischi e sapendo che le conseguenze di tutto quello che potrebbe accadere andranno solo a loro. lo fanno consapevoli che per qualsiasi cosa loro non saranno mai le vittime, ma solo le colpevoli, quelle nel torto.

attenzione, non sto giustificando la prostituzione nè sto dicendo che questa sia la decisione giusta per procurarsi dei soldi, ma provo anche a capire delle situazioni che spesso abbiamo la presunzione di ignorare giudicandole a priori.

molte di queste donne hanno delle famiglie, in Italia o nei loro paesi d'origine, e spesso questa è l'unica strada per permettersi di dare un futuro ai loro figli. sono costrette a lasciare la loro vita e venire qui per poter mandare a casa da mangiare; si espongono a critiche e pericoli quotidianamente; subiscono violenza, e non solo quella che lascia i lividi sul corpo; inventano scuse e spiegazioni per poter spiegare ai loro figli ciò che fanno.

queste donne si privano completamente della loro dignità, per poter darne una a coloro a cui tengono di più. perciò ci è come obbligo portargli rispetto e provare per una volta a essere un po' più umani.

E' PIU' FACILE DARE DELLA "PUTTANA" A UNA DONNA, CHE ESSERLO - Carolina Di Prizio (anno 3, numero 2)

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