VENEZUELA E NICARAGUA: "SNOWDEN VENGA QUI"
Ciclone Snowden: chi voleva la talpa dell'NSA in mano agli americani, reo di aver spifferato le tante informazioni top secret sull'Intelligence USA, si è messo le mani nei capelli quando l'altro giorno l'aereo del Presidente boliviano Morales è stato dirottato e bloccato a Vienna per paura che a bordo ci fosse l'ex analista. E infatti le conseguenze non si sono fatte aspettare troppo: la furia di quasi tutti i Paesi sudamericani, che hanno dapprima fatto fronte comune riunendosi in vertici convocati all'ultimo momento, e definendo l'UE "Solo una mano dell'Impero Americano", li ha portati a sfidare gli Stati Uniti.
Se Snowden aveva chiesto asilo politico a una ventina di Paesi, incontrando spesso resistenze o "scusanti" legate alla burocrazia, l'America Latina dimostra ampia disponibilità ad accogliere il ricercato. Il Presidente del Venezuela Maduro annuncia in diretta tv l'offerta di "asilo umanitario per proteggere l'uomo dalla persecuzione di uno dei governi più potenti del mondo". Ortega del Nicaragua afferma: "Il nostro è un Paese libero. Pronti ad accoglierlo a braccia aperte". E la Bolivia, offesa in prima persona, aveva detto di non aver ricevuto la richiesta ma di poter valutare, eventualmente, con serietà.
Diventa una soap fatta di incidenti diplomatici continui, la vicenda. Ma gli USA sono i cattivi?