IL SACCOMANNI ESPIATORIO
Fabrizio Saccomanni, Ministro dell'economia, è il bersaglio preferito dal PDL. Si è beccato negli ultimi tempi attacchi di ogni tipo dagli scagnozzi del caimano. Soggetto più indicato, dato che di certo non è un comunicatore e quindi non tiene testa agli scontri verbali a distanza del partito del cavaliere. O più semplicemente se ne frega, e pensa a lavorare sui provvedimenti al posto di discuterci sopra infruttuosamente. E, tra l'altro, è un "tecnico": non appartenendo, dunque, ad alcun partito, gli attacchi che gli si sferrano non sono, all'apparenza, così velenosi per la tanto sbandierata "pacificazione con la sinistra".
Il PDL continua sulla linea del "O faccio come dico io, oppure non giochiamo più". E Saccomanni è semplicemente premessa, o una possibilità di premessa, di ciò che accadrà se Alfano & Co decideranno di staccare la spina. Saccomanni, il ministro dell'economia, quello che insieme a Zanonato (ministro del lavoro, anche lui "tecnico") è quello che parla di più di IMU. Per il PDL argomento elettorale e quindi di grande impatto. Attaccare Saccomanni - e tratti, guarda un po', anche Zanonato - che seguono i "consigli" del FMI e dell'OCSE e vogliono mantenere l'imposta, significa aprirsi praterie verso il consenso. Pura demagogia.
Ma il premier, mi chiedevo, non era Letta?