KANT CONDANNEREBBE LETTA - ALESSIO GIAFFREDA per 'Intervalla Insaniae.it'
Commovente. Davvero commovente la reazione di Letta e la forza e l'insistenza e l'ardore con i quali sta difendendo la Ministra Kyenge, prendendo forti posizioni contro tutta la Lega, nonostante le scuse di Calderoli e, al dire di Maroni, il chiarimento telefonico con il segretario del Carroccio. Addirittura oggi Palazzo Chigi fa sapere che Maroni è "complice" del misfatto compiuto da Calderoli. Incredibile con quanta passione un Premier targato PD prenda posizione contro degli insulti razziali, e nel contempo è al Governo con coloro che in più di un'occasione non si sono risparmiati insulti di matrice razzista.
Ma apparte questo, Letta difende a spada tratta la sua Ministra. E la questione è stata presa a cuore da molti italiani, che da tempo non digeriscono le uscite della Lega (LA LEGA: UN PARTITO FUORILEGGE) e che si indignano dinnanzi a queste dichiarazioni scandalose.
Ma Letta ha un'immagine da rifarsi: la difesa della dignità della Kyenge è un mezzo, non un fine. Gliene importa ben poco di quanto sia stata offesa la Ministra dell'Integrazione: questa rumorosa presa di posizione è un goffo tentativo di rifarsi la verginità. L' "intenzione" non è quella di opporre un saldo scudo al razzismo, bensì quella di potersi fare un'immagine con la popolazione e soprattutto gli elettori, da membro del PD, senza al contempo rischiare malumori dentro il Governo, perchè il PDL non si sognerebbe certo di mettersi dalla parte di chi è largamente impopolare. E infatti tace sulla vicenda.
Insomma il Partito Democratico cerca di fare la stessa cosa che il PDL sa fare benissimo: salvare capre e cavoli; elettori e quote dell'Esecutivo.
Ma non può riuscirci, perchè l'immagine che cerca di salvare in calcio d'angolo, in barba alla Ragion Pratica e alla Morale, è irrimediabilmente intorpidita dagli scandalosi comportamenti di ossequio nei confronti del partito di Berlusconi, e ne abbiamo ampiamente parlato negli articoli precedenti. Ultimissimi posizionamenti a novanta gradi che si registrano: silenzio sulla vicenda delle ostagge kazake (ITALIA: IL PAESE CHE REGALA OSTAGGI AI DITTATORI) che potrebbe far cadere il Ministro Alfano, che all'interno del PD nessuno "minaccia", come invece fa il PDL per altri Ministri quando gli fa comodo; e poi la mozione fatta a braccetto con i colleghi color azzurro sugli F35.
Al posto di cercare di "riparare", è meglio che il Partito Democratico torni ad agire come un partito di sinistra, che tra le sue prerogative ha davvero quella di essere vicino alle questioni dei diritti. E saranno credibili quando prenderanno le parti di Cecile Kyenge. Ma finchè si faranno sodomizzare, nessuna azione posta sull'altro braccio della bilancia del consenso e della credibilità, potrà equilibrare la disparità di peso provocata dalla storia d'amore col PDL.
Dopodichè, solidarietà anche da parte di Intervalla Insaniae alla Ministra.