IO NON DIMENTICO - DESIRE' NUZZACI per 'Intervalla Insaniae.it'
20 luglio 2001.
Genova, Piazza Alimonda.
Prendi uno di quei pazzi e violenti manifestanti. Ma sì,quello lì, quello col passamontagna in faccia.
Afferra la tua calibro 9, prendi bene la mira,spara due colpi. Uno lo colpisce in pieno sullo zigomo sinistro, e quello schifoso stramazza al suolo. Adesso accendi il fuoristrada,fai manovra,scappa, investi altre due volte il corpo agonizzante di quel pazzo.
Scendi,avvicinati ancora a quel verme con i tuoi colleghi, prendilo a calci, sputaci pure sopra, e finalmente uccidilo con una sassata in testa.
Ma guarda, i compari di questo tizio si avvicinano ancora, cosa stanno urlando? "Assassini"? Inseguili e urla anche tu: « Bastardo! Lo hai ucciso tu, lo hai ucciso! Bastardo! Tu l'hai ucciso, col tuo sasso, pezzo di merda! Col tuo sasso l'hai ucciso! Prendetelo!»
Fatto tutto? Perfetto,ora puoi tornare a casa, dalla tua famiglia, lavarti quelle mani sporche di sangue, inventarti qualche bella favoletta sulla morte di quel lupo cattivo e andare tranquillamente a dormire. Tanto sarai assolto per legittima difesa. Nessuno oserà mai chiamarti ancora "assassino", sei la vittima delle circostanze. Nessuno oserà mai dire che quel tuo sparo ha tutta l'aria di sembrare una vera e propria esecuzione, ti stavi solo difendendo.
Che soddisfazione, non è vero, signor Placanica?
L'hai ammazzato, quel rifiuto umano, l'hai zittito per sempre, quello là, che urlava contro il marciume dellà società che gli avete cucito addosso, che si dimenava cercando di uscire dalla gabbia dorata in cui l'avete rinchiuso. Era un insetto, un insetto fastidioso, e tu l'hai spiaccicato sull'asfalto. Bravo! Ora tu e tutti i tuoi superiori potete tranquillamente continuare a tirare la redini del pianeta, a lucrare sulla vita della gente in tutta tranquillità,senza che nessuno vi dia più il tormento.
Ti piace il potere di cui sei investito, non è vero, Placanica? Hai avuto l'opportunità di condannare a morte uno di loro, sei stato arbitro del bene e del male. Bravo!
Peccato che non tutti gli italiani abbiano deciso di chiudere gli occhi.
Peccato che, da infido verme facinoroso e folle,quel tizio si sia trasformato in vittima ed eroe di quella rivolta durante il G8 di Genova.
Peccato che, a distanza di 12 anni esatti, gli italiani non vogliano dimenticare quell' efferato omicidio, quella vita troncata a soli 23 anni.
Peccato che gli italiani non smettano di cercare giustizia per quel nome, Carlo Giuliani, impresso indelebilmente nella memoria comune.