I PRIMI AMORI NON SI SCORDANO MAI - ALESSIO GIAFFREDA per "Intervalla Insaniae.it"
Non parliamo certo di Veronica Lario. Diciamo che lei è stata dimenticata da Silvio nel migliore dei modi...
Oggi parliamo di due primi amori. Il primo è quello a cui il Cavaliere e i suoi elettori non vedono l'ora di tornare. Si chiama "Forza Italia", ed è un "ritorno alle origini". Berlusconi sembra deciso, ormai ufficialmente, a chiudere i battenti con il Popolo delle Libertà, per tornare al tipo di partito che nel '94 dopo lo scandalo Tangentopoli aveva fatto brillare gli occhi agli italiani e lo aveva fatto eleggere. Un modo per raccogliere più consensi, con un buon assetto propagandistico a suon di slogan, e per far vedere la figura del Cavaliere ancora più centrale. In pratica, prendete il personalismo dell'attuale partito di Berlusconi e moltiplicatelo all'ennesima potenza. Una "destra" che senza di lui non sa andare avanti.
Ma c'è un altro grande amore, di quelli che non sono mai finiti. Di quelli adorati dalle ragazzine su facebook. Questo amore non si è mai interrotto, e continua contro tutto e tutti. E' quello tra Berlusconi e un alleato che è stato in questi anni fondamentale per la costruzione del suo impero (anche) politico e perchè fossero varate le sue belle leggine. Parliamo della "sinistra" italiana.
Un amore profondo, che parte lontano, nel '96, quando il signor Massimo D'Alema, da premier, resuscitò politicamente Berlusconi con la bicamerale. E poi andò a visitare Mediaset rassicurando i vertici sul futuro dell'azienda. Un rapporto profondo, che negli anni ha messo radici, e che ancora oggi dura. Le dimostrazioni d'amore nei confronti di Berlusconi da parte del PD sono commoventi. Ed è segno d'amore profondo la disponibilità di questo partito di posizionarti instancabilmente a novanta gradi per soddisfare il Caimano. Le larghe intese sono un bacio pieno di passione davanti al mondo. E che dire del gesto d'affetto dell'interruzione dei lavori parlamentari per un giorno in seguito alla decisione della cassazione di fissare l'ultimo grado di giudizio del processo Mediaset il 30 luglio! (IL "MONOPOLIO LIBERALE" DI SILVIO - DI ALESSANDRO CARCAGNI' PER "Intervalla Insaniae.it"). Chi non vorrebbe un partner così? Al costo di lacerarsi all'interno ulteriormente (è ormai straziato da anni), continua ad amare colui che ha il posto migliore nel suo cuore: Silvio Berlusconi. Al costo di tradire i suoi elettori che di certo non si aspettavano uno scandaloso ennesimo inciucione con l'uomo che ha demolito qualsiasi tipo di nobiltà politica. Ed il bello è che non sono azioni divise in maniera equa, all'interno dell'esecutivo: Silvietto ha i punti strategici, e il governo lo tiene continuamente per le palle: "O facciamo come dico io, oppure me ne vado!" (IL PDL LE ROMPE. LE LARGHE INTESE e IL SACCOMANNI ESPIATORIO). Non si lamentino se, dopo tutti questi anni in cui i bastoni tra le ruote agli uomini del Cav non li ha certo messi la sinistra, continuando a sottostare a chi è il simbolo perfetto della politica che molti onesti cittadini elettori del PD combattono in ogni modo, poi il terreno che perdono è sempre più ampio.
Ma chi è l'escort? Ruby? O aveva ragione Battiato?
Dov'è la sinistra dei valori e degli ideali, contrapposta alla destra degli interessi personali o di un gruppo (così come le distingueva Bobbio)?
Si dà ragione al qualunquismo e a Grillo quando dicono che tra "destra e sinistra" non c'è alcuna differenza. Virgolette fondamentali. Ma, e ce lo hanno dimostrato, queste sono ormai constatazioni di fatto.
Ma cos'è la destra? Cos'è la sinistra...?