Siyakukhulula, tata Madiba - Gloria Cuppone per 'Intervalla Insaniae.it'
“Ti lasciamo andare, padre Madiba”, è stata questa l’espressione con la quale gli anziani della tribù Thembo hanno dato l’ultimo saluto al loro eroe Nelson Mandela, morto all’età di 95 anni nella Mediclinic Heart Hospital di Pretoria.
Mandela, considerato universalmente uno dei giganti del XX secolo, prese sin da giovane attivamente parte alla politica sudafricana, schierandosi a favore del movimento anti-apartheid, divenendone presto il leader. La sua innata opposizione al minoritario regime sudafricano che opprimeva la maggioranza nera, negandone i diritti fondamentali, lo condusse ad intraprendere una politica di tipo anti-segregazionista. A favore del benessere dell’intera cittadinanza Mandela ed un suo compagno, l’avvocato Oliver Tambo, nel 1955, fondarono un ufficio legale, garantendo assistenza gratuita a molti neri che sarebbero rimasti altrimenti senza rappresentanza legale. Coinvolto negli scontri armati, arrestato e accusato più di una volta di tradimento e sabotaggio, nel 1961 divenne il comandante dell'ala armata dell'ANC (African National Congress), impedendo la realizzazione dei progetti governativi. Rifiutando le offerte di scagionamento che gli furono proposte in cambio di una rinuncia alla lotta armata, la sua detenzione ebbe la durata di 26 anni. Quattro anni dopo il suo rilascio, nel 1994, Mandela fu nominato presidente del Sudafrica, divenendo il primo capo di stato di colore. Durante i cinque anni di presidenza, la sua politica fondata sulla riconciliazione nazionale ed internazionale gli permise la conquista di un riconoscimento a livello mondiale, fino a giungere al conferimento di più di 25 onorificenze sudafricane e straniere tra cui il premio Nobel per la pace nel 1993.
Oggi la scomparsa di questa storica guida del popolo sudafricano ha generato il diffuso timore che tutto ritorni come un tempo, che il patto sociale suggellato tra ricchezza e povertà estreme possa disintegrarsi del tutto. Tuttavia risulta evidente, oramai, la consapevolezza dell’evoluzione sociale: il messaggio di uguaglianza e di fratellanza, lasciatoci da un grande combattente e vincitore come Mandela, è destinato a segnare indelebilmente le pagine della nostra storia.
Addio, siyakukhulula, tata Madiba.