L'UOMO DELLA PROVVIDENZA - GIUNIO PANARELLI

Dopo i tragici avvenimenti accaduti all'Olimpico, tutti aspettavano un suo intervento e lui, da vero galantuomo, non s'è fatto attendere. Ha posto le sue condizioni e poi con gran magnanimità s'è ritirato per assistere, come una persona qualunque, alla partita facendo sfoggio della sua leggendaria umiltà. Ebbene sì, Genny A'Carogna ha salvato la situazione un'altra volta ristabilendo pacatamente la calma, ribadendo, così, come se ce ne fosse bisogno, che a comandare sono sempre lui e i suoi colleghi. Prevedibile la reazione del premier Renzi, pronto a prendere appunti da uno degli oratori più convincenti, così tanto da persuadere i poliziotti a eseguire i suoi ordini, nonostante la sua provocatoria maglietta. Giulivo anche il ministro Alfano: “Non c’è stata alcuna trattativa”, meglio così, visto che l’ultima volta che i politici hanno provato a dialogare coi nostri secolari governanti si sono verificati spiacevoli eventi quali processi e manifestazioni. Più saggio eseguire senza discutere dunque, come d’altronde s’è sempre fatto, con ottimi risultati, da vent’anni a questa parte. Impossibile descrivere il delirio e il bagno di folla riservati dalla popolazione a uno dei nostri più noti e apprezzati statisti: lui, come sua abitudine, s’è dimostrato schivo e non ha rilasciato interviste. Ma alla gente che gli chiedeva consigli su chi votare alla prossime europee, pare abbia risposto: ”Tranquilli, votate chiunque, alla fine governeremo noi”.