EXPO-LADRI - GIUNIO PANARELLI
Se prima erano solo sospetti, ora è cruda realtà. I dubbi sulla legalità dell’Expo di Milano, fino ad ora sempre respinti dalle autorità, oggi, trovano conferme negli arresti ordinati dal giudice delle indagini preliminari Fabio Antezza contro il general manager dell’intero progetto Luigi Paris, il senatore forzista Luigi Grillo e due vecchie conoscenze della magistratura milanese, Gianstefano Frigerio e Primo Greganti entrambi, gia', coinvolti nella celebre inchiesta Mani Pulite. I quattro sono accusati di turbativa d’asta e corruzione avendo costruito, secondo il procuratore Bruti Liberati, una vera e propria cupola che controllava l’intero sistema d’appalti lombardi. Ciò che più lascia allibiti è sia la trasversalità politica degli indagati (Frigerio era iscritto alla dc e Greganti, detto compagno G, al Pci e poi al Pds) sia la loro recidività, permessa dalle maglie larghe del controllo sia pubblico sia privato nonstante le continue promesse di traparenza. Ciliegina sulla torta è il nome dell’associazione culturale, sede della cupola, “Utopia” ispirato a Tommaso Moro che pare stia dando molto da fare ai suoi becchini rivoltandosi nella tomba.