DIVENTANO SEMPRE PIU' GROSSI - VINCENZO PAGANO

il 15 maggio è stata una svolta per il mondo del cinema, con il ritorno del famigerato re dei mostri godzilla.
ma chi è godzilla? Nel tempo ci sono state tante versioni e trasformazioni, ma non è mai cambiato un particolare... le radiazioni. Ideato negli anni 60 come spauracchio contro l'energia nucleare, Godzilla è l'ultimo gojrasauro, un dinosauro che vive negli abissi del Giappone (un po' come King Kong, l'ultimo di una specie di creature antiche che rispecchiano la natura selvaggia). Durante un'esplosione nucleare, le radiazioni mutano il suo codice genetico, rendendolo grande 200 m, con un raggio blu cobalto mangiabalene. Questa creatura (che ormai non può più restare nascosta) si ritrova in un mondo in cui corazzate e aerei sono il passatempo giornaliero, aggiungiamoci poi le frequenti risse con altri mostri, le città distrutte e via discorrendo e otterremo un mix cinematografico... che non sta a passo con i tempi.
 I combattimenti con mostri, che usano le corazzate come mazze da baseball per ferirsi vicendevolmente, stanno perdendo progressivamente fascino; siamo arrivati con il massimo esponente di pacific rim: gli esseri umani rinchiusi in dei grossi Gundam contro delle creature aliene provenienti da un altro mondo, animazioni perfette, effetti speciali che farebbero cadere la mandibola  anche al mio collega Peppe (che saluto), colonne sonore così avvincenti che potrebbero far crollare l'Empire State building... e che altro?
Diverso è stato il godzilla del 2001: animazioni all'avanguardia per quel tempo certo, ma la trama e l'idea centrale sensazionali: un varano geneticamente modificato dalle radiazioni, che nidifica nella grande mela (essendo anfibio e anche asessuato), è l'incarnazione del fatto che la natura comanda l'uomo, attaccandolo con un abominio frutto della scienza , unito alle paure più profonde dell'essere umano.  Benchè alla fine riusciranno a uccidere il mostro, non riusciranno infatti a sterminare tutte le uova, facendo continuare probabilmente l'incubo.
Nel nuovo Godzilla, tralasciando il fatto che Godzilla apparirà a partire dal secondo tempo, dopo quasi un'ora per spiegare la storia del protagonista, il tenente Ford Brody (che in realtà non è che una controparte, il vero protagonista è Godzilla), e la schiusa di un uovo che in una centrale nucleare abbandonata darà origine al nemico di godzilla (che chiamerò per comodità Rodan, data la sua affinità con il pterodattilo gigante alleato di godzilla) e la sua consorte, rinchiusa in un deposito di scorie radioattive a venti chilometri da Las Vegas (ma non avevano altri posti dove metterlo?)
Nel secondo tempo c'è un mix di edifici che crollano, godzilla e Rodan che se la danno per tre volte di santa ragione senza mai riuscire ad ammazzarsi, inutili inquadrature sugli esseri umani, che hanno la stessa utilità del ciarpame in Dark Souls (e chi è un appassionato come me può capirmi).
Benchè il protagonista sia godzilla, non si sente la sua presenza assillante come nel Godzilla del 2000, in cui ti aspettavi di vederlo uscire da qualche parte, o che si sentisse come minimo il suo urlo agghiacciante (creato con il suono di un contrabbasso a quello di una corda di strumento a corda di un ottava sotto la norma e strofinata con un guanto di cuoio grezzo).
Il fondo lo tocchiamo nel finale, in cui Godzilla, dopo essere sevnuto un paio di volte, aver ucciso Rodan spappolandolo contro un grattacielo e la sua consorte decapitandola con un final ray (un raggio al plasma con carica termonucleare) se ne va, applaudito dagli esseri umani. Dunque Godzilla è l'eroe, non il mostro, il cattivo di pacific rim o l'essere neutrale che cerca solo di riprodursi; un eroe la cui storia è stata spiegata solo in sei scene in un film dove il suo ruolo è quello del sacco da box invece che il protagonista.
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