C’ ERA UNA VOLTA L’ HIP HOP (E CHI LO FACEVA PER PASSIONE) - MICHELE PANARELLI
I Club Dogo, noto gruppo rap, hanno pubblicato un nuovo singolo. Di rado mi arrabbio così tanto per una banale canzone commerciale, ma la mia rabbia non è motivata dalla totale futilità e stupidità del pezzo, a questo sono abituato. Il mio sdegno è provocato dal fatto che gli autori di quest’ offesa all’ hip hop, perché di questo si tratta, siano trai rapper che hanno pubblicato album storici come “ MI FIST” e “La penna capitale”. I Club Dogo hanno la possibilità di sponsorizzare il vero hip hop, potrebbero produrre i giovani rapper validi, aiutarli ad emergere, scrivere pezzi impegnati, originali magari pubblicare un album che faccia riflettere. Invece no. Si limitano a produrre pseudo-rapper come Salmo (anche se è uscito dalla Tanta Roba, dobbiamo ringraziare Guè se siamo appestati da citazioni di S.A.L.MO.), si accontentano di fare da portabandiera della società consumista e sottomessa al dio denaro, scribacchiano rime prive di filo logico, campionano basi mediocri e girano video degni dei migliori film di Vanzina. Mi vergogno per loro, dieci anni fa diedero innovazione al rap italiano e oggi lo ammazzano, a me piace ricordarli così “sa che un uomo vale di più di ogni banconota \con lo sguardo all'asfalto agli angolo bui \si farà una vita non lascerà che sia la vita a farsi lui”