VIAGGI SENZA ECSTASY - MARIANNA BIANCO & ALICE LONGO (anno 2 n.5)
Piccola premessa: nel precedente articolo abbiamo avuto l’onore di parlare di Ruggero Acque (solo il 5% di voi riderà per questa esilarante-bellissima-fantastica-squallida battuta, AH..AH..AH), ma reseci conto di aver parlato in modo futile e riduttivo dei Pink Floyd, adesso ci facciamo perdonare. Una mucca pascolava tranquilla su un prato in un giorno soleggiato di primavera, (no, non è una poesia di Pascoli) e venne fotografata. All’improvviso la mucca diventò il ruminante più famoso del mondo, questo perché divenne la copertina di Athom Heart Mother, quinto album inciso dai Pink Floyd (1970). Sembra strano pensare a una mucca come copertina di un LP, ma la scelta non fu casuale; i Pink Floyd volevano proprio questo; in particolare Roger Waters pensava che proprio perché era un’ immagine generica che tutti hanno presente sarebbe risultato strano e interessante in mezzo ad altri vinili. E aveva decisamente ragione. Centinaia di lettini messi in fila su una spiaggia dal mare calmo e dal cielo cupo fanno venire voglia di stendercisi sopra, chiudere gli occhi cullati dal fruscio delle onde e farsi trasportare nel mondo dell’ illusione delle melodie di A Momentary Lapse of Reason, così psichedeliche e trascinanti. Ma non spaventiamoci se aprendo gli occhi vedremo un grazioso maialino aereostatico fluttuare nell’aria con scritto sul sedere “ALL RELIGIONS DIVIDED US”; ci accorgeremo che accanto a noi c’è l’imponente Battersea Power Station di Londra che fa da sfondo ad Animals, il decimo album del gruppo che, molto più movimentato di tutti gli altri, ci fa venire voglia di battere il tempo con i piedi, anche se fossimo un austero e conformista preside di una scuola libera e piena d’immaginazione.
Vi pare di non star capendo un ciufolo? Bene, era il nostro intento. Tutto per farvi entrare un po’ in quello che era il modo di vedere le cose di Syd Barrett, fondatore e primo leader del gruppo, che alla domanda di un giornalista: “Da dove ha preso il nome Pink Floyd?” rispose “Dagli extraterrestri”.
Syd Barrett morì prematuramente a causa della droga, dopo essere stato cacciato dal gruppo poiché non si reggeva in piedi sul palco. Proprio per lui è stata composta la canzone Wish You Were Here che, ribadiamo, non è una canzone d’amore, che fa parte dell’omonimo album (proprio in onore della pazzia di Syd). In tutta la loro carriera infatti i Pink Floyd non hanno mai scritto una canzone d’amore, anche se alcuni sostengono che “If” in realtà lo sia.
Il terzo album più venduto al mondo (e non c’è ragione di chiedersi come mai) dopo Thriller di Michael Jackson e Back in Black degli AC/DC, è The Dark Side of the Moon, la cui copertina illustra la famosa legge di Newton secondo la quale un fascio di luce che attraversa un prisma si scompone nei sette colori dell’arcobaleno, per far capire che nulla è come sembra. I colori sono ripresi all’interno dell’album, in cui il verde viene alterato come se fosse un elettrocardiogramma, in quanto il primo e l’ultimo pezzo di vinile presentano il suono di un battito di cuore. Questi aneddoti e piccole curiosità fanno parte di un grande “viaggio” che noi vi consigliamo perché certe cose, molte cose, non si percepiscono con la vista, come il lato oscuro della luna “che non esiste, in realtà è sempre illuminata dal sole”.
P.S. Articolo scritto dopo una versione di latino di 14 righe e allo scadere del termine ultimo di consegna dello stesso: perdonate l’ esaurimento che trapela da queste righe.
CONSIGLI PER L’ ASCOLTO:
“Time”: The time is gone/the song is over/thought I’d something more to say. Il tempo è finito/la canzone è conclusa/pensavo di avere di più da dire.
“The great gig in the sky”: AAAHH/AAH/UUHH