SCALEA: QUANDO SINDACO E ASSESSORI VENGONO ARRESTATI PER ASSOCIAZIONE MAFIOSA
Scalea è un normale comune in provincia di Cosenza. Nel 2010 venne eletto sindaco Pasquale Basile (foto).
Stando alle indagini degli inquirenti, molti dei voti che lo portarono su quella poltrona furono procurati dal clan mafioso dei Valente-Stummo. Non senza ricompense, naturalmente. Il primo cittadino e i suoi 5 assessori, infatti, facevano delle riunioni insieme al fido avvocato della cosca, e in queste occasioni venivano spartiti gli appalti nel comune di Scalea.
Si erano generate diverse società, che si occupavano dei più diversi settori economici, con a capo dei presta nome dei boss. I soldi e le concessioni, soprattutto quelle più grosse che riguardavano i grandi lavori pubblici, erano tutti regalati alle società che "informalmente" facevano capo all'organizzazione. Oltre a un sequestro di ben 60 milioni di euro, sono stati eseguiti 38 arresti, tra cui quello del sindaco e di tutta la sua giunta, e anche di qualche funzionario comunale, oltre i provvedimenti eseguiti anche fuori dalla Calabria. Ci sono anche 21 denunciati a piede libero. L'accusa per Basile e per i suoi assessori è quella di associazione mafiosa.